Il bosco di Guardialfiera si estende per 649.68.05 ettari e si suddivide in: bosco ceduo San Nazario e bosco San Martino di ettari 624.29.85, bosco ceduo Licenelle di ettari 21.48.50 e bosco ceduo Foresta di ettari 3.89.70. La specie arborea dominate è la quercia, seguono il cerro, il carpino, l’acero, il frassino e il rovere. I boschi più importanti, dal punto di vista turistico e dalle dimensioni, sono quello di San Martino e quello di San Nazario. Il bosco di San Martino, appartenente al comune di Guardialfiera dal 1699, si estende dal confine con i terreni di Lupara a quelli di Civitacampomarano e comprende parte della Montagna. Il Vallone delle Forche separa il bosco di San Martino dal bosco di San Nazario.
Del bosco di San Nazario ne troviamo nota come feudo della rationes decimarum Italie Aprum – Molisium, fin dal 1309. In questa contrada vi era una chiesa e un convento annesso, intitolati proprio a San Nazario. I sentieri del bosco permettono una completa immersione nella natura e di godere della vista del lago di Guardialfiera. Si trovano poi aree attrezzate per pic-nic e area giochi per bambini. Proprio per questi motivi il bosco è un’importante risorsa e attrazione turistica. Di questa chiesa non restano che dei ruderi, ma è certo che l’Arciprete di questa Chiesa partecipò ai Sinodi diocesani di Guardialfiera nel 1529 e nel 1581. Il feudo di S. Nazario, prima autonomo, fu poi acquistato dall’Università di Guardialfiera nel 1564, come attestava una lapide incastonata in una parete del vecchio campanile della Cattedrale, la quale andò in frantumi quando quel campanile fu abbattuto nel 1845. In tempi lontani c’era stato anche un piccolo convento annesso alla Chiesa. L’area boschiva al nord del paese conserva ancora oggi la denominazione di “bosco S. Nazario”.